Questa categoria di supernovae produce un picco notevole di luminosità, che si presenta pressoché simile in tutte le esplosioni di questo tipo a causa della relativa uniformità delle masse delle nane bianche che esplodono in seguito ai processi di accrescimento. Per tale ragione le supernovae di tipo Ia sono spesso utilizzate come candele standard per misurare la distanza della loro galassia ospitante,in quanto la loro magnitudine apparente dipende quasi esclusivamente dalla distanza a cui si trovano.Un evento del genere in una galassia così vicina costituisce un caso raro e quanto mai interessante per la ricerca in astrofisica,in quanto l’osservazione spettroscopica ad alta risoluzione della Supernova con  telescopi professionali, ci permetterà di studiare l’interazione tra il mezzo interstellare distribuito attorno alla stella progenitrice e l’intenso campo di radiazione prodotto dall’esplosione e gli ejecta espulsi dalla Supernova".Ancora una volta quindi la Spettroscopia fa da padrona e da metodo d'indagine fondamentale per comprendere la nascita e l'evoluzione di eventi stellari catastrofici.La Galassia Sigaro (nota anche come M  82 o NGC 3034) è una galassia attiva nella costellazione dell'Orsa Maggiore; si trova a circa 12 milioni di anni luce  ed è associata alla più grande e famosa M81. Si tratta di un ottimo esempio di galassia starburst, ovvero con notevolissimi eventi di formazione  stellare.

 

Un'immagine LRGB di M81 ottenuta da Fulvio Mete dal suo Osservatorio di Ponte di Nona a Roma

 

                                                                                                         

Un'immagine recente di repertorio di M81 con evidente la supernova

 

La supernova, come si è detto, è stata classificata di tipo 1 A sulla base del suo spettro che, alla data del 23 gennaio 2014 presentava , come componenti più evidenti le righe in assorbimento del sodio NaI D dovute all'assorbimento interstellare e quelle del Silicio ionizzato Si II a 5468, 5972 e, principalmente , quella a 6355 A, sul cui blueshift in assorbimento (riga P cygni) era stata misurata dagli Osservatori professionali una velocità radiale di 14.100 Kms il 23 gennaio; 13.400 il 25 gennaio e 12600 il 28 dello stesso mese, configurando un rallentamento dell'espansione della shell di ca 300 Kms al giorno.

 

Le Osservazioni

Ai fini di una maggiore facilità di consultazione e per meglio seguire l'evoluzione della SN le osservazioni amatoriali vengono inserite per osservatore ed in base al giorno.

 

Paolo Berardi e G. Di Carlo

Osservazione del 22 gennaio 2014,da L'Aquila: Celestron 9,25, Camera CCD SXVR H 694 - Spettroscopio L Hires III con reticolo da 150 l/mm

Osservazione del 25 gennaio 2014, stesso setup

 

In entrambi i profili è evidente l'arrossamento del continuo, l'assorbimento del sodio interstellare (Na1e2) ed il profilo P cygni del SiII a 6355 A

Osservazione del 6 febbraio 2014, stesso setup

 

Osservazione estesa al vicino IR. Unione di due profili, uno nel visibile ed un altro sino a 9280 nm con l'uso di un filtro W 25 nel percorso ottico.

 

Osservazione in Hi res, con un reticolo da 1200 l/mm, del doppietto del sodio Na 1  e 2 interstellare .

 

 

 

 

 

 

Fulvio Mete

Osservazione del 25 gennaio 2014 da Roma: Celestron 14, camera CCD Sbig ST8 XME, Star Analyser 100

 

 

 

Il profilo è corretto solo in lunghezza d'onda: è interessante notare come il valore della velocità dell'Si II a 6355 A , stimato in 13.312 kms si discosta soltanto di 88 kms dal valore riscontrato da Osservazioni professionali, di 13400 Kms.

Osservazione del 6 febbraio 2014 , stesso setup:

 

Il profilo è corretto solo in lunghezza d'onda :la riga del Si II in assorbimento viene trovata a 6120 A, per una V di 11093 Kms  l

 

Umberto Sollecchia

 

Osservazione del 26 gennaio 2014 da L'Aquila: Celestron 8, camera CCD Sbig ST 8300, spettroscopio autocostruito con reticolo da 600 l/mm.

Notevole la resa di tale strumento su un oggetto  piuttosto debole per il diametro

 

 

Osservazione del 6 febbraio 2014, stesso setup