Un ottimo esempio di spettroscopia cometaria ci č dato dalla ripresa
spettroscopica della cometa Lulin, nel momento in cui si scrive ancora
osservabile, effettuata da alcuni astrofili,come Alberto Villa, Paolo
Bacci ed Enzo Rossi dell'Associazione Astrofili dell' Alta Valdera, e da
Paolo Berardi di L'Aquila.I due gruppi hanno usato strumenti
diversi, il primo uno spettroscopio a prismi autocostruito dall'Ing.
Lovato, e il secondo il famoso LHires III di C. Buil, e le riprese sono
state effettuate il 15 febbraio ed il 25 febbraio rispettivamente.E'
interessante notare come i due strumenti, nelle inevitabili differenze
dovute ai mezzi di dispersione usati, abbiano in sostanza identificato
con chiarezza l'abbondanza del Carbonio bimolecolare (C2), in
particolare nella riga a 5165 A, che č uno dei marcatori della chioma
visibile e che si origina dalle molecole complesse della chioma interna
per effetto del vento solare, minore in proporzione l'apporto del
cianogeno (CN).Nella ripresa di Berardi, effettuata il 25 febbraio
2009,nel momento di pių favorevole osservazione della cometa per la
vicinanza alla terra ed elevata magnitudine,con un reticolo da 150 l/mm
,il picco del C2 a 5165 A
risulta ancora pių evidente nell'emissione cometaria.Tali risultati sono
peraltro in linea con quelli ottenuti sull'oggetto da altri autori (Buil)
nello stesso periodo.
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